di Claudia Bruno e Annalisa Fantilli
Alisa Bala viene dall’Azerbaijan. La sua passione per il giornalismo l’ha portata qui a Perugia, dopo aver scovato il programma del festival su internet: un lungo viaggio dalla sua città Baku al capoluogo umbro, facendo tappa a Istanbul e Roma. Giovanissima, 22 anni, nel suo Paese scrive per due giornali e cura un blog in tre lingue: azero (la sua lingua madre), inglese e russo. Scriverà anche del festival, che sta seguendo con passione ed entusiasmo, felice di potersi confrontare con colleghi da tutto il mondo.
Una vetrina internazionale – Il festival l’ha subito attratta per l’opportunità di incontrare personalità di spicco del giornalismo internazionale, fra cui Peter Horrocks, direttore di BBC Global News. Fra gli eventi che Alisa ha seguito con più interesse, quello dedicato al Messico dilaniato dal narcotraffico e quello sulle intimidazioni e le violenze che i giornalisti russi subiscono quotidianamente per portare a termine inchieste su corruzione e abusi nel loro Paese. All’incontro, organizzato dall’Associazione giornalisti scuola di Perugia, Alisa ha avuto anche modo di incontrare Oleg Kashin, reporter russo ridotto in fin di vita un anno fa mentre si occupava di un’inchiesta scomoda.
Pensando all’Azerbaijan – Vedere come lavorano giornalisti di nazioni diverse, permette ad Alisa di allargare lo sguardo oltre i confini del proprio Paese in cui – come ci racconta – la libertà di stampa è molto limitata e deve fare i conti con la censura governativa. Nel suo blog, in piccolo, tratta temi importanti di politica interna, sfruttando gli spazi di libertà disponibili. In primo piano anche le problematiche del giornalismo nell’era 2.0, fra mezzi tradizionali e l’invasione dei new media. Per questo, qui a Perugia, non perde un incontro sul futuro dell’informazione e sulla sua evoluzione alle prese con nuovi strumenti e rinnovate sfide.